5 consigli per mantenere vivo l’interesse dei bambini durante i compiti

POCHI E SEMPLICI PASSAGGI PER SVOLGERE I COMPITI SENZA FATICA

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Vi sarete sicuramente accorti che nei bambini l’interesse verso la scuola piano piano, con il passare dei mesi, inizia a manifestare i primi segni di cedimento. Se l’entusiasmo per l’inizio del nuovo anno scolastico è ormai solo un ricordo, l’emozione di essere diventati più grandi, il contatto con i vecchi compagni non provoca più così tanto interesse da parte dei ragazzi, credo che sia arrivato il momento di mettere in campo alcune piccole strategie che permettano ai ragazzi di rinnovare la propria energia verso lo studio a casa.

LE PAUSE

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Le pause sono di vitale importanza se vogliamo che i nostri bambini non si sentano troppo schiacciati dal peso dello studio. Schiacciati è forse una parola un pochino troppo grossa, ma proviamo a metterci nei panni di un bambino che sia costretto a rimanere seduto al tavolo o alla propria scrivania per tutto il tempo necessario a terminare i compiti e lo studio. Magari proprio in quel momento fratelli e sorelle giocano liberi da impegni. Uno stato d’ansia cresce piano piano all’interno del piccolo, la mente vola al gioco e il rendimento inizia inesorabilmente a calare.In questo caso non si deve far altro che suddividere il tempo di studio in tante piccole pause, magari ogni 30 minuti dare la possibilità ai piccoli di alzarsi, muoversi un pochino, fare merenda. In tutto la pausa può durare fino a 10 minuti per poi riprendere nuovamente lo studio con più carica. Non importa informare il bambino di questa nuova strategia, dobbiamo essere noi adulti a gestire tale tempo.

LA SEDIA

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Forse non tutti sono a conoscenza del fatto che stare seduti per troppo tempo sulla stessa sedia può creare una sorta di malessere sia finisco che psichico. Gli adulti, io esclusa, hanno una capacità di adattamento migliore di quella dei bambini, quindi il fatto di utilizzare per tanto tempo la stessa sedia non crea loro alcun problema. Io purtroppo non faccio parte di questi fortunati, quando mi siedo alla scrivania per dedicarmi al blog, ho bisogno di sostituire la sedia più volte. Il consiglio è quello di posizionare magari un cuscino per la prima mezz’ora, sostituire la sedia con una di un altro modello nella seconda, e così via, insomma una sorta di rotazione. Quando il bambino si alza per la pausa descritta nel passo precedente, noi adulti dobbiamo avere questa piccola accortezza nei loro riguardi.

INVERTIRE I RUOLI

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Non tutti i compiti che vengono assegnati per casa dagli insegnanti sono graditi ai bambini. Vi è sempre una materia un pochino più antipatica dell’altra e quindi più difficoltosa da imparare. Se ci fermiamo un momento e iniziamo ad osservare i nostri bambini nel momento dei compiti, possiamo facilmente renderci conto di cosa li tormenta di più. Può essere un problema di matematica troppo elaborato, la mancanza totale di idee per lo svolgimento di un tema, una poesia con parole difficili da ricordare ecc. In questi casi entriamo in scena noi adulti, e con facili trucchetti cerchiamo di allentare la tensione che il bambino accumula. Quello che possiamo fare per loro è invertire i ruoli: da genitori diventiamo alunni e da alunni loro diventano insegnanti. In breve si tratta di interagire con loro senza però prenderne il posto. Possiamo farci spiegare cosa stanno facendo, entrando nel vivo del compito stesso, possiamo portarli alla soluzione attraverso il ragionamento. Quello che invece non dobbiamo mai fare è sostituirli ovvero svolgendo i compiti al loro posto.

NON APPESANTIRE IL CARICO

Ci possono essere giorni nei quali i compiti si sono accumulati fino a diventare una mole insostenibile per il bambino. Noi genitori non dobbiamo far altro che creare un sistema di studio strutturandolo in modo che non vi siano troppi impegni tutti concentrati nello stesso giorno. Un metodo da utilizzare può essere quello di far eseguire i compiti dati dagli insegnanti in giornata. In questo modo la mente dei bambini è ancora fresca di spiegazioni quindi più predisposta all’apprendimento. Mettendolo in pratica ogni giorno, senza mai concedere sconti, è possibile snellire in maniera tangibile il carico scolastico.

SVOLGERE I COMPITI ALL’ESTERNO

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La dove e quando sia possibile, può essere un’idea quella di far eseguire ai bambini i propri compiti all’esterno. Se non vogliamo trasferirci portando appresso una montagna di libri e quaderni possiamo sempre optare per andare a studiare o ripassare solo un argomento poco gradito. Non dimentichiamo che la natura può essere una grande fonte di ispirazione, inoltre all’aperto magari si possono svolgere attività didattiche simpatiche come ad esempio mettere in scena un evento storico, leggere ad alta voce una poesia, approfondire un argomento di scienze fino a quel momento poco chiaro.

Quelli descritti in questo post, vogliono solamente essere consigli, piccoli suggerimenti per modificare in maniera positiva il momento dei compiti senza che i bambini vivano queste ore come una costrizione.